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LA 1° VOLTA SENZA CATURANO. Padalino valuta 2 strade: il 4-4-2 o il "falso nueve"

Ecco come sarà sostituito il bomber, alla 1° assenza stagionale. Domani sarà squalificato

07.11.2016 14:58

LECCE - Oltre al danno di una dolorosa rimonta la trasferta di Fondi lascia in eredità al Lecce anche la beffa della squalifica di Caturano.

L'attaccante napoletano, già diffidato, ha rimediato un cartellino giallo per aver scagliato lontano il pallone in segno di dissenso verso una decisione arbitrale, a gioco fermo. Inevitabile il cartellino giallo, che lo costringerà a saltare il Cosenza (FOTO SOPRA IL MOMENTO DEL GIALLO E LE PROTESTE DI CATURANO ALL'ARBITRO ROBILOTTA, SOTTO L'ESULTANZA CON TORROMINO DOPO L'1-0).

Per la 1° volta nel corso del campionato, dunque, Padalino dovrà fare a meno del cannoniere principale del suo Lecce, appaiato proprio ieri in cima alla classifica marcatori dal compagno di squadra Torromino.

Un problema non da poco per il tecnico. E' vero che Caturano non è in un periodo di forma smagliante, ma è altrettanto indiscutibile che nella rosa del Lecce non c'è un altro attaccante come lui, con quelle caratteristiche. O meglio, ci sarebbe Persano, che però non ha convinto nelle 2 gare disputate da titolare, a Siracusa in campionato e a Francavilla in Coppa Italia di Lega Pro, dove ha toccato pochissimi palloni.

E così prende forma un'altra soluzione in vista di Lecce-Cosenza: l'adattamento di Torromino al centro dell'attacco, con Pacilli e Doumbia (o Vutov) ai lati del tridente. Meno plausibile il cambio di modulo, con il passaggio al 4-4-2, l'inserimento di un mediano in più (Tsonev o Fiordilino) e lo "slittamento" di Lepore sulla fascia destra.

Indicazioni importanti arriveranno dalla formazione di Coppa Italia di Lega Pro di mercoledì a Matera, quando si capirà, per esclusione, chi sarà tenuto a riposo dall'impegno infrasettimanale per essere utilizzato in campionato.

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STICCHI DAMIANI: "ora silenzio e lavoro. Con il Cosenza per il riscatto. Bleve? Ci ha salvato tante volte..."
IL VIDEO: per quelli che calcio così non ne vedranno mai. AUGURI, "CHEVA"!