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ECCO L'ALESSANDRIA: potenza esplosiva in attacco, ma occhio Lecce, sono tutti diffidati

Pillon gioca un 4-4-2 abbastanza semplice: in avanti Gonzalez e Bocalon fanno la differenza

ALESSANDRIA - Eccola, l'Alessandria di Bepi Pillon, certamente una delle formazioni più accreditate per la vittoria finale di questi play off. Ma anche, forse, la rosa più "spremuta" di tutte in termini di stanchezza, la formazione che ha perso l'obiettivo della Serie B diretta a 15 minuti dal 90' dell'ultima partita della stagione regolare, iniziata sotto la buona stella dell'ex Lecce Braglia e poi naufragata in aprile, con l'esonero inevitabile, dopo aver perso anche oltre dieci punti di vantaggio momentanei sulla Cremonese.

Dopo il complicato ottavo con la Casertana, in cui i "grigi" al ritorno sono stati anche sotto, con il Lecce Pillon dovrà valutare Iocolano, che non è sceso in campo al "Moccagatta" con la Casertana, e di Piccolo, costretto ad abbandonare il terreno di gioco dopo un durissimo scontro di gioco. Da verificare anche le condizioni di Sestu, elemento di grandissima qualità ma dalle ripetute noie muscolari.

Il modulo è il 4-4-2, con attenzione alle corsie esterne, di difesa e centrocampo, dove i piemontesi sono molto sbarazzini (Celjak, Iocolano, Marras, tutti elementi di grande "spinta").

La vera forza di questo organico è l'assortimento offensivo, dove Bocalon e Gonzalez rappresentano un lusso per la categoria e probabilmente una coppia d'attacco già di Serie B ad ottimi livelli. Se vorranno essere protagonisti di questa sfida con il Lecce dovranno stare attenti all'andata: entrambi sono diffidati, in caso di giallo al "Via del Mare" salterebbero il decisivo ritorno.

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