Editoriali

L'EDITORIALE (meritato): che storia quel BACLET, il leccese "finto" francese che Cosenza vuole SINDACO

Oggi ripercorriamo una storia umana e calcistica davvero splendida: una storia a lieto fine

COSENZA - Cambia la vita, anche in fretta: due anni prima, a soli 30 anni, fallisce la tua squadra (il Martina Franca) e sei ai margini del calcio, dopo aver accarezzato il "Paradiso" e vinto la Serie B con il Lecce, mettendo radici nel Salento.

Sì, Allan Pierre Baclet è soprattutto un "finto" francese oramai leccese: abitudini, mare, famiglia e vita da leccese.

Due stagioni fa, era proprio estate, ci aveva raccontato di essersi proposto ovunque, anche al ritorno all'amato Lecce, dopo i 12 gol con la maglia biancoazzurra del Martina Franca, un gran bel bottino per una "piccola" dell'allora Lega Pro.

Due estati fa Baclet aspettava che il telefono squillasse, giorno dopo giorno, anche con l'attesa e le speranze tipiche di chi spera che il lavoro non gli scappi di mano. Un bravo ragazzo, uno che trovavi ai tornei estivi di calcetto da spiaggia, uno che camminava con il pallone in mano e nella testa, come i bambini, uno che trovavi in centro sempre pronto a ridere e scherzare. Un francese perfetto, se è vero che i transalpini sono la popolazione per assoluto più mitteleuropea e interazziale, capace di integrarsi con bianchi, neri, gialli e non solo.

Poi Baclet "rimediò" un contratto, a Cosenza, grande piazza che stava ricostruendo i fasti delle sue glorie passate e che ha avuto il merito di credere in lui: sempre tra campo e panchina, sempre a sudarsi un posto, sempre a gonfiare la rete, con continuità.

Ai play off per la Serie B ne ha segnato un altro e mezzo provocando l'autorete del 2-0, mandando il Cosenza in orbita e una città in visibilio. Una città che ora lo vuole "Sindaco", come riportano scherzosamente ma mica tanto i "meme" che hanno invaso la rete e i social (FOTO SOPRA).

Come cambia la vita... Forza Pierre!

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