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ROSSETTINI contro AURELIANO: "sono cattolico praticante, bestemmia impossibile". Ma il Lecce non fa ricorso

Una nota del difensore centrale per autodifendersi dal referto arbitrale del fischietto di Bologna

29.10.2020 15:54

LECCE - Luca Rossettini non ci sta, prende carta e penna e scrive una nota, diffusa dall'Ufficio Stampa del Lecce, con cui prende le distanze dal referto arbitrale del direttore di gara Aureliano di Bologna che l'ha espulso dalla panchina durante il primo tempo di Cosenza-Lecce per "una espressione blasfema".

"Impossibile", replica Rossettini, "sono cristiano praticante". "Non appartiene alla mia indole", spiega il difensore del Lecce, "ed al mio modo di vivere e praticare la fede cristiana. Al momento della espulsione di Corini ho soltanto espresso il mio dissenso".

Ha preso posizione anche il Lecce, "prendendo atto dei valori etici e morali del calciatore, esprimendo il proprio convincimento circa la verità dei fatti ricostruiti dal calciatore". Secondo il Lecce, che continua assolvendo il suo calciatore nella nota, "è stato un errore di percezione contro cui comunque non si farà ricorso, nella consapevolezza che non si può superare la valenza probatoria del referto di gara".

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