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FENUCCI, testimone a processo: "Curva Nord e società sempre indipendenti, mai un condizionamento, mai un rapporto economico"

Così l'ex Amministratore Delegato giallorosso in Tribunale, nel processo a 33 tifosi del Lecce

LECCE - "La cessione di Diamoutene non avvenne per pressioni ambientali o per le minacce degli ultras, che non ci sono mai state, così come la società della famiglia Semeraro non ha mai intrattenuto nessun rapporto, economico o di condizionamento, con la Curva Nord del Lecce. Anche il DS Angelozzi venne allontanato per questioni esclusivamente tecniche. Curva e società calcistica sono stati sempre elementi indipendenti e senza relazioni".

Lo ha detto a processo da testimone l'ex Amministratore Delegato del Lecce Claudio Fenucci, che ha reso la sua versione dei fatti nel dibattimento che si sta concludendo al Tribunale di Lecce, ai danni di 33 tifosi del Lecce, processo che ha segnato, dopo le dichiarazioni di De Canio, un altro punto a favore della difesa.

A marzo la requisitoria, le arringhe e la sentenza.

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