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MAXI-SQUALIFICA: Sticchi Damiani e Meluso, le proteste costano care

Ecco il dispositivo del Giudice Sportivo: squalifica inattesa dalla entità importante per i due dirigenti

FIRENZE - Giudice Sportivo "scatenato" con il referto di Luca Massimi di Termoli, l'arbitro di Lecce-Matera della domenica appena trascorsa (FOTO SOPRA DURANTE LE PROTESTE DEL LECCE PER LA MANCATA CONCESSIONE DI UN CALCIO DI RIGORE NEL FINALE, FOTO SOTTO IL FALLO DI ANGELO SU DI PIAZZA).

Maxi-inibizione per i vertici della dirigenza giallorossa: squalifica sino al 23 marzo, praticamente due giornate, fatto più unico che raro per dei dirigenti, per Saverio Sticchi Damiani e Mauro Meluso. Ecco la motivazione del Giudice Sportivo: "al termine della gara assumevano un atteggiamento irriguardoso nei confronti del direttore di gara e del designatore arbitrale". Per Sticchi Damiani e Meluso "inibizione a rappresentare la società in seno alla FIGC e a ricoprire qualunque incarico federale", per due settimane appunto.

Squalificato anche uno dei collaboratori di Liverani Maurizio Cantarelli che si becca due turni anche lui e 500 Euro di ammenda dopo essere stato allontanato dalla panchina aggiuntiva nel finale, per "comportamento offensivo verso l'arbitro durante la gara".

Ammenda di 1500 Euro ai danni della società, per via di due fumogeni accesi durante la gara, uno dei quali veniva lanciato verso il terreno di gioco, e per i cori contro l'istituzione calcistica all'indirizzo della Lega Calcio.

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