Cronaca

SORPRESA: il fidanzato di Noemi può essere processato. "E' in grado di intendere e di volere"

Colpo di scena dalla relazione degli esperti nominati dalla Procura: per il giovane il processo è dietro l'angolo

LECCE - Sorpresa: il fidanzato di Noemi Durini, la ragazza di Specchia uccisa il 3 settembre scorso, può stare in giudizio, è in grado di intendere e di volere.

Lo ha stabilito la perizia psichiatrica che la Procura della Repubblica dei Minorenni di Lecce aveva commissionato a un pool di psichiatri e psicologi. Secondo la relazione dei professionisti che hanno "studiato" i comportamenti del ragazzo è lucido, comprende le domande e ricostruisce i fatti nella sua follia, dunque può essere processato.

Soddisfatta la Procura che ora pretende una "accelerata" nel giudizio che vedrà questo giovane imputato di un'accusa enorme, gravissima: omicidio aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi. Intanto nel centro minorile della Sardegna in cui è stato assegnato dalla Procura non dorme e compie atti di autolesionismo, ma ha anche scritto una lettera piena di misteri, cambiando ancora versione: "l'assassino non sono io".

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