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LE "BUFALE" CORRONO IN RETE: nessun rifiuto per il Lecce, è la società che deve scegliere tra due tecnici

Liverani o Toscano? Il Lecce sceglie, altro che rifiuti

LECCE - Sorprende, in questa ricerca dell'allenatore che siederà sulla panchina del Lecce, l'approccio che qualche media ha inteso dare per sottolineare presunti rifiuti ad accettare i corteggiamenti della società giallorossa da parte di questo o quell'allenatore.

Rifiuti inesistenti, se si eccettua per Stellone (CLICCA QUI LA NOSTRA INTERVISTA AL DIRETTO INTERESSATO), che non ha neanche rifiutato sul serio ma ha rappresentato la difficoltà di inserirsi "in corsa" in un contesto di squadra costruita e plasmata su altre esigenze tattiche. Ci sempra legittimo, no? Che ci azzecca la capacità patrimoniale del Lecce (la vedrete dal nome del prossimo allenatore...) o il presunto scarso appeal della panchina giallorossa caduta in disgrazia dopo 6 anni di inferno? Niente. In altre condizioni, tipo a giugno, Stellone sarebbe venuto a rilanciarsi di corsa.

E cosa dobbiamo dire di De Zerbi, che "rischia" di tornare in Serie A domenica sera dopo un altro eventuale ko del Verona, o che tiene i contatti, in subordine, anche con Benevento? Voi dove andreste ad allenare, in A o in C? Legittimo il suo temporeggiare (non un rifiuto), legittimo che il Lecce debba guardare avanti e fare presto pur essendosi concesso un termine di riflessione congruo, ossia questa settimana.

Ora, per taluni, anche Liverani e Toscano avrebbero rifiutato la panchina giallorossa. E qui siamo nel campo del falso. Del completamente falso, come abbiamo ricostruito ieri nel nostro retroscena (CLICCA QUI L'ESITO DEGLI INCONTRI CON LIVERANI E TOSCANO).

Uno dei due sarà l'allenatore del Lecce, in ordine di "pronostico", Liverani favorito su Toscano. Altro che rifiuti. Tutti e due hanno accettato, tutti e due hanno proposto la rispettiva piattaforma tattica e il background di calcio che si portano dietro: Liverani e una salvezza in B lo scorso anno e la panchina del Genoa in A (anche se con Preziosi il rapporto è andato in pezzi), Toscano e le sue quattro promozioni dalla Prima Divisione Lega Pro alla Serie B, con annessa "Panchina d'Oro" come miglior allenatore italiano della categoria.

Basta per rappresentare il profilo che cerca il Lecce? Vi sembrano due "rifiuti"? Due ripieghi?

Ecco, non ci pare proprio: e allora usciamo tutti dalla fase del dopo-Rizzo, anche le vedove inconsolabili del giornalismo e le loro teorie cospirative destinate a sostenere il parricidio del leccese tradito. Per giustificare la sua partenza non occorre far passare la panchina del Lecce per quella della Terza Categoria. Così non è. Occupiamoci della verità e basta.

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