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GIUDICE SPORTIVO: "MASSACRO" LECCE, addio Di Piazza per UN MESE

Il giallorosso squalificato per 4 turni, fermato anche Sticchi Damiani. 2mila Euro di multa per striscioni e fumogeni

FIRENZE - Il Giudice Sportivo della Serie C ha squalificato per 4 turni il calciatore del Lecce Matteo Di Piazza (FOTO SOPRA E SOTTO LA SEQUENZA DEL ROSSO DIRETTO IN LECCE-TRAPANI), colpevole secondo il referto dell'arbitro Robilotta di Sala Consilina di un grave episodio di violenza e di una condotta deliberatamente violenta nei confronti dell'avversario, ma anche di aver strattonato per un braccio l'arbitro al momento dell'espulsione, protestando per la sua decisione dopo l'estrazione del cartellino rosso.

E' probabile che il Lecce nelle prossime ore manifesti la volontà di chiedere una revisione della sentenza, con un ricorso che sarà presentato dai legali del club. Ricorso che potrebbe avere un margine di successo al massimo in una giornata di riduzione, vista la prassi consolidata degli organi di giustizia sportiva e la "blindatura" del referto arbitrale, che vale come prova unica nel giudizio del Giudice Sportivo, che non può visionare nessuna prova televisiva in presenza di episodio "valutato" dall'arbitro (diverso fosse stato se l'episodio fosse sfuggito alla terna, lì entra in gioco la prova tv).

Lecce multato anche di 2mila Euro per l'esposizione di "striscione non autorizzato con scritte contro le forze dell'ordine" e per l'accensione di alcuni fumogeni.

Un turno di campionato di stop anche per Saverio Sticchi Damiani, che aveva abbandonato la sua area tecnica per protestare contro l'operato della terna arbitrale. Solo un richiamo, una ammonizione, per il Team Manager Claudio Vino, colpevole anche lui di aver abbandonato la sua area tecnica senza autorizzazione per incitare i suoi calciatori.

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