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PARLA LIVERANI: "su Chiricò anche io allineato. Se è il bene del Lecce rispetto le decisioni"

Il tecnico alla vigilia di Ascoli-Lecce: la nostra intervista

LECCE - Massimo rispetto per le decisioni della società sul "caso" Chiricò.

Cosi anche Fabio Liverani sceglie di non commentare ulteriormente la vicenda che ha riguardato il fantasista brindisino. Ecco la sua vigilia di Ascoli-Lecce, nella conferenza stampa di presentazione della gara.

Chiricò - "A me spetta rispettare le decisioni della società. Se questa è la decisione migliore mi allineo, la penso esattamente come loro. Il ragazzo si allena con precisione e professionalità".

La partita - "Arriviamo a questo impegno dopo giorni di grande lavoro sugli errori delle prime uscite stagionali. Davanti a noi ci sarà un avversario importante e con calciatori abituati alla categoria, su un campo tradizionalmente ostico per tutti. Hanno giovani di prospettiva come Frattesi, ma anche elementi che sanno fare una gara maschia, di grande ritmo. Vedremo sin dall'inizio della partita se abbiamo lavorato nel modo giusto".

Difesa - "Il nostro sistema di gioco prevede una linea difensiva alta. Pensare di mantenerla novanta minuti è complicato, per farlo ci vuole una condizione ottimale e massima attenzione sempre. I problemi nelle prime due partite non sono stati di reparto, ma singoli, individuali. Dobbiamo essere più reattivi. Bisogna avere la percezione del pericolo più alta, così avremmo evitato alcuni gol che invece abbiamo preso".

Palombi e La Mantia - "Hanno lavorato bene in questi giorni, stanno recuperando condizione, non hanno i novanta minuti nelle gambe, ma sicuramente se dovessi rischiarli lo farei dal primo minuto, non a gara in corso".

Attacco, problema inesistente - "Penso sia un reparto che sta funzionando. Non guardo ai singoli, ma ai numeri. Siamo andati in rete quattro volte su cinque con due calciatori offensivi, Falco e Mancosu, segnale che la manovra funziona. Complessivamente il reparto sta facendo bene. Mi preoccuperei se a segnare fossero i terzini, ma non è così".

Di Matteo resta fuori - "Abbiamo dieci difensori, ne posso portare otto. A differenza dello scorso anno purtroppo dobbiamo lasciare a casa ogni volta qualcuno, anche chi si allena da professionista e con voglia. Per me venire all'allenamento ogni giorno è un piacere con questo gruppo, ma sono obbligato a fare delle scelte".

Haye ancora ai margini - "Si sta integrando molto bene, è con noi dal primo giorno, un fatto che lo ha aiutato. Arriverà il suo momento, molto presto troverà spazio, soprattutto la settimana prossima in cui saremo chiamati a giocare tre volte in pochi giorni. Servirà una mano da tutti".

Campionato - "A 19 squadre è ancora più dura, semplicemente per una questione numerica, la classifica diventa cortissima. Ora è sicuro che sarà un campionato bello e pericoloso, ci dobbiamo fare trovare pronti, abbiamo un obiettivo da centrare nel più breve tempo possibile, poi una volta raggiunto vedremo quali saranno gli scenari davanti a noi".

Bovo - "Da adesso è un calciatore nostro, anche per le partite. Attenzione, non è il salvatore di nulla, porta entusiasmo, è una freccia in più, sarà utile. Ora guardando al pacchetto difensivo posso essere molto sereno. Il suo utilizzo? All'occorrenza potrebbe fare anche il centrocampista, ma è un difensore centrale".

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